FIT TEST: 

Come garantire l’efficacia delle mascherine per le vie respiratorie.




Oggi parliamo di maschere e semi maschere, un DPI che i lavoratori indossano spesso ma – ammettiamolo – non hai mai verificato se viene indossato correttamente e quanto questo possa proteggere il lavoratore. Quindi, per capire: le maschere o semi maschere sono un amico o un nemico per i lavoratori? Vediamo assieme utilizzi, pregi ma anche criticità del DPI.

Innanzitutto: come funziona una maschera o in gergo tecnico un facciale filtrante? La maschera se posizionata correttamente sul volto tra il naso ed il mento del lavoratore, garantisce la filtrazione dell’aria esterna respirata trattenendo gli inquinanti e proteggendo il lavoratore.

Sei sicuro di aver fatto tutto il possibile per salvaguardare la salute dei tuoi lavoratori?

Tralasciando la tipologia di filtri e di inquinanti da filtrare che abbiamo trattato in un precedente articolo, le performance di una maschera respiratoria sono strettamente legate alla perfetta aderenza tra il facciale filtrante e il viso di chi lo indossa. Le persone infatti hanno visi molto diversi tra loro per dimensione e forma, quindi è improbabile che un determinato facciale filtrante possa calzare bene a tutti.

Una calzata inadeguata può ridurre in maniera significativa il livello di protezione.

Il D.Lgs. 81/2008 – Testo Unico sulla salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro stabilisce che i DPI devono: “tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore” (art. 76, comma 2, punto “c”), e “poter essere adatti all’utilizzatore secondo le sue necessità” (art. 76, comma 2 punto “d”).

Il Datore di Lavoro cosa deve fare?

IL FIT TEST È OBBLIGATORIO

Nel panorama della sicurezza sul lavoro, la norma UNI 11719: 2018 rappresenta una guida fondamentale per i datori di lavoro nel garantire la massima protezione dei propri dipendenti. In particolare, il Fit Test è diventato uno strumento essenziale per verificare l’adeguatezza e la tenuta degli Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie (APVR), assicurando una protezione efficace contro agenti chimici pericolosi.

Perché il Fit Test è Cruciale

L'importanza dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (facciali filtranti, semimaschere, maschere pieno facciale) non può essere sottovalutata. Questi DPI devono adattarsi perfettamente al volto del lavoratore per impedire il passaggio di agenti tossici o nocivi. Una scarsa aderenza riduce drasticamente l’efficacia della protezione offerta, esponendo il lavoratore a rischi significativi.

Obblighi del Datore di Lavoro

Secondo l’art. 77, comma 5, del D. Lgs.81/08, il datore di lavoro è obbligato a fornire DPI adeguati e a garantire il loro corretto utilizzo attraverso l’addestramento. La Legge 17 dicembre 2021, n.215, ha ulteriormente rafforzato questo obbligo introducendo modifiche al D.lgs. 81/2008, specificando che per l’uso e la manutenzione dei DPI è necessario riferirsi alle norme tecniche UNI più recenti, tra cui la UNI 11719:2018 che impone l’effettuazione del Fit Test.

Tipologie di Fit Test


1. Fit Test Quantitativo (QNFT): 

Questo test misura il fit factor, ossia l’effettiva tenuta della maschera al volto del lavoratore. Utilizzando uno strumento di rilevazione collegato al DPI tramite un tubo di plastica, si confronta il numero di particelle rilevate all’interno della maschera con quello esterno, calcolando così il fit factor. È idoneo per tutti i tipi di maschere.

2. Fit Test Qualitativo (QLFT): 

Questo test è una semplice prova passa/non passa. Il lavoratore indossa il DPI e un cappuccio in cui viene nebulizzato un agente di prova non pericoloso. Se il lavoratore percepisce il sapore della sostanza nebulizzata, significa che la maschera non aderisce correttamente e il test è negativo. Questo test si applica a facciali filtranti e semimaschere, ma non alle maschere a pieno facciale.

Frequenza del Fit Test

Il Fit Test deve essere effettuato:

- Prima dell’utilizzo di un nuovo DPI.

- Ogni tre anni, se non vi sono variazioni fisiche nel lavoratore.

- In caso di cambiamenti significativi nel lavoratore (es. variazioni di peso, interventi odontoiatrici).

- In caso di cambiamento del tipo di DPI utilizzato.

Controllo di Tenuta

Oltre al Fit Test, è fondamentale che il lavoratore esegua un controllo della tenuta del DPI prima di ogni utilizzo. Questo può essere effettuato a pressione negativa o positiva, per verificare l’assenza di perdite d’aria.

Conclusioni

Il Fit Test è non solo un obbligo legale, ma un passo cruciale per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Garantendo che i DPI siano adeguati e correttamente utilizzati, i datori di lavoro possono prevenire gravi rischi per la salute. Inoltre, coinvolgere i lavoratori nei processi di sicurezza, attraverso la formazione e l’esecuzione dei Fit Test, promuove una cultura aziendale attenta alla salute e sicurezza.

Assicurarsi che ogni lavoratore utilizzi un APVR idoneo e ben adattato non è solo una questione di conformità normativa, ma una responsabilità fondamentale per proteggere la vita e la salute dei dipendenti.

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