Accordo Stato Regioni 2024 formazione sicurezza: entrata in vigore e regime transitorio

È stata approvata la bozza definitiva dell’Accordo Stato Regioni 2024.

Cosa cambia per la definizione dei percorsi formativi in Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro: le novità in bozza

L’importanza della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è un tema centrale nella tutela dei diritti dei lavoratori e nella promozione di ambienti lavorativi sicuri. Recentemente, l'Italia ha visto importanti sviluppi in questo ambito grazie all'accordo tra Governo, Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, volto a individuare la durata e i contenuti minimi dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza. Questo accordo, ai sensi del decreto legislativo 9/04/2008 n. 81, mira anche alla regolamentazione delle attività di monitoraggio e verifica finale dell'apprendimento.

 Il Contesto dell'Accordo

Previsto per la fine del 2022, l'accordo ha subito ritardi e solo ora sembra pronto per la promulgazione. Questo documento, definito come un "Testo Unico sulla Formazione", integrerà vari accordi precedenti e costituirà il modello di riferimento per la formazione adeguata dei lavoratori. Gli esperti del settore hanno elaborato diverse teorie su possibili novità, basandosi su una delle bozze più attendibili.

 Novità Principali della Bozza

Soggetti Formatori

 soggetti formatori sono distinti in tre categorie principali:

- Soggetti Istituzionali

- Soggetti Accreditati: devono essere accreditati presso una Regione o Provincia Autonoma e avere almeno tre anni di esperienza documentata in formazione su salute e sicurezza.

- Organismi Paritetici: inclusi nel repertorio nazionale degli organismi paritetici istituito dal Ministero del Lavoro.

Organizzazione dei Corsi

- Numero di Partecipanti: il limite massimo è ridotto a 30 partecipanti per corso, con eccezioni per corsi e-learning.

- Registro delle Presenze: deve essere tenuto in formato cartaceo o elettronico.

- Verifica di Apprendimento: frequenza minima del 90% delle ore di formazione per l'ammissione alla verifica finale.

- Fascicolo del Corso: deve essere conservato per almeno dieci anni.

 Formazione Lavoratori

La formazione rimane suddivisa in formazione generale e specifica. La formazione specifica avrà una durata minima di 6 ore, senza differenziazioni basate sulla classe di rischio dell'attività.

Formazione Preposti

I preposti dovranno seguire un percorso formativo di 12 ore, suddiviso in quattro moduli, con aggiornamenti biennali di 6 ore. Non è consentita la formazione in e-learning per questi corsi.

Formazione Dirigenti

La durata della formazione per i dirigenti sarà ridotta a 12 ore, con un modulo aggiuntivo di 6 ore per i dirigenti delle imprese nei cantieri. Gli aggiornamenti quinquennali resteranno di 6 ore.

Formazione Datori di Lavoro

I datori di lavoro avranno un percorso formativo di 16 ore, con un modulo aggiuntivo di 6 ore per i cantieri. L'aggiornamento sarà quinquennale, con una durata minima di 6 ore.

Formazione RSPP e ASPP

Non ci sono modifiche significative rispetto all'accordo del 2016. I percorsi formativi restano articolati in tre moduli, con un obbligo di aggiornamento quinquennale.

Formazione Coordinatore CSP/CSE

Nessuna modifica è prevista per i percorsi formativi di queste figure.

Formazione per Lavoratori in Ambienti Sospetti di Inquinamento o Confinati

Una delle novità più attese riguarda la formazione obbligatoria per lavoratori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, con un corso di 12 ore suddiviso in due moduli: giuridico-tecnico e pratico.

 Verifica degli Apprendimenti

La bozza prevede modalità di verifica diversificate:

- Test: con almeno 30 domande per i corsi base e 10 per i corsi di aggiornamento.

- Colloqui

- Simulazioni

- Prove pratiche

 Monitoraggio e Controllo

I soggetti formatori devono comunicare l'attivazione dei corsi agli Organi di Vigilanza tramite piattaforma telematica, escludendo i corsi di aggiornamento.


Conclusione

La bozza dell'accordo rappresenta un passo significativo verso una formazione più strutturata e uniforme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La collaborazione tra istituzioni, imprese e rappresentanti dei lavoratori è fondamentale per stabilire standard comuni che assicurino un adeguato livello di competenze. La corretta attuazione di queste norme non solo garantirà il rispetto delle leggi, ma promuoverà una cultura della sicurezza che beneficerà tutti gli attori coinvolti.


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